La città di Rimini ha un’importantissima storia che molti ignorano.
Il territorio riminese fu abitato sin dall’età del neolitico e successivamente dai Villanoviani, Umbri e Gallici. La città conobbe il primo assetto urbano con l’arrivo dei romani nel 268 a.C. , diventando così la prima colonia nella Pianura Padana.
I romani occuparono Rimini perché si trovava in una posizione geografica strategica e favorevole per conquistare la Pianura Padana ancora sotto il dominio dei Galli. Non solo, ma anche per la fertilità del suo suolo e per la bellezza delle sue coste.
Così i romani prevalsero sui Galli, si impadronirono del territorio e fondarono “Ariminum”, la più antica colonia romana, dandole una prima impronta urbana, grazie allo sviluppo delle vie di comunicazione.
Così i romani prevalsero sui Galli e si impadronirono del territorio fondando Ariminum.
Rimini ebbe il suo massimo splendore sotto il dominio dei romani, grazie all’Imperatore Augusto, nel cui periodo furono costruiti il Ponte Tiberio, l’Arco di Augusto e l’Anfiteatro.
La città di Rimini divenne un Comune nel XIV secolo con la nascita della comunità cristiana. Furono costruiti conventi e chiese.
Nel 1295 essa diventò una signoria appartenente al patriarca della famiglia Malatesta e precisamente a Malatesta da Verucchio, da cui deriva il nome di uno dei più celebri monumenti “Il tempio malatestiano” e la piazza più illustre “Piazza Malatesta”.
Nel XV secolo gli Ebrei ricevettero favoritismi dalla famiglia Malatesta e il territorio riminese si arricchì sempre più.
Nel XVI secolo nacquero delle divergenze politiche tra Ebrei e i Malatestiani.
La città di Rimini allora definita “ghetto” divenne così dopo guerre civili e svariate battaglie dominio della Signoria Malatesta, dal 1295 al 1528, acquisendo castelli e centri della Romagna.
I signori malatestiani dominarono la città nel periodo della sua massima espansione, per circa tre secoli.
Da svariate situazioni di intrighi e potere, nacquero rivalità tra i diversi rami dei Malatesta (padri, figli, nipoti) che miravano attraverso diverse alleanze ad aumentare il proprio potere.
.
Prendere una bicicletta o incamminarsi a piedi, l’emozione è la stessa. Via per via, luogo per luogo, ecco aprirsi davanti al viandante la città del ricordo, del sogno, dell’invenzione di colui che è stato ed è il Maestro indiscusso del cinema universale. Eccola la Rimini che fu sua ma che ora è del mondo, grazie alle sue pellicole, anche se di esse qui non ne girò mai neppure un metro. Essa è rimasta nella memoria del cinema così come per tanti sono rimasti negli occhi quei punti geografici e immaginifici: il porto, la spiaggia, il Grand Hotel, piazza Cavour, il cinema Fulgor… continua
.