Rimini Terra di Ospitalità

Allegra, solare, emozionante, ma anche carica di poesia. Tutti conoscono Rimini. 

Certo, buona parte della sua popolarità deriva dai 230 stabilimenti balneari, ogni estate sempre più belli e organizzati come villaggi turistici, dai suoi 15 chilometri di spiaggia sabbiosa, dagli oltre 1.000 alberghi (dal fiabesco Grand Hotel alla pensioncina a conduzione familiare) e dagli 11 parchi tematici. 

Ma Rimini, anzi l’antica Ariminum, è anche la città d’arte con oltre 22 secoli di storia. A due passi dal ristorante sulla spiaggia o dallo street bar dove si balla per la strada, ci sono capolavori d’arte in grado di regalare emozioni forse ancora più intense.

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Godetevi un soggiorno alla scoperta delle ricchezze culturali dell’Emilia Romagna, terra disseminata di tesori rinascimentali e gioielli medievali. La regione è un mosaico di emozioni e le sue città d’arte ne sono il riflesso più luminoso.

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Ariminum, la storia di Rimini in breve

La città di Rimini ha un’importantissima storia che molti ignorano.

Il territorio riminese fu abitato sin dall’età del neolitico e successivamente dai Villanoviani, Umbri e Gallici. La città conobbe il primo assetto urbano con l’arrivo dei romani nel 268 a.C. , diventando così la prima colonia nella Pianura Padana.

I romani occuparono Rimini perché si trovava in una posizione geografica strategica e favorevole per conquistare la Pianura Padana ancora sotto il dominio dei Galli. Non solo, ma anche per la fertilità del suo suolo e per la bellezza delle sue coste.
Così i romani prevalsero sui Galli, si impadronirono del territorio e fondarono “Ariminum”, la più antica colonia romana, dandole una prima impronta urbana, grazie allo sviluppo delle vie di comunicazione.
Così i romani prevalsero sui Galli e si impadronirono del territorio fondando Ariminum.
Rimini ebbe il suo massimo splendore sotto il dominio dei romani, grazie all’Imperatore Augusto, nel cui periodo furono costruiti il Ponte Tiberio, l’Arco di Augusto e l’Anfiteatro.

La città di Rimini divenne un Comune nel XIV secolo con la nascita della comunità cristiana. Furono costruiti conventi e chiese.
Nel 1295 essa diventò una signoria appartenente al patriarca della famiglia Malatesta e precisamente a Malatesta da Verucchio, da cui deriva il nome di uno dei più celebri monumenti “Il tempio malatestiano” e la piazza più illustre “Piazza Malatesta”.
Nel XV secolo gli Ebrei ricevettero favoritismi dalla famiglia Malatesta e il territorio riminese si arricchì sempre più.
Nel XVI secolo nacquero delle divergenze politiche tra Ebrei e i Malatestiani.

La città di Rimini allora definita “ghetto” divenne così dopo guerre civili e svariate battaglie dominio della Signoria Malatesta, dal 1295 al 1528, acquisendo castelli e centri della Romagna.
I signori malatestiani dominarono la città nel periodo della sua massima espansione, per circa tre secoli.
Da svariate situazioni di intrighi e potere, nacquero rivalità tra i diversi rami dei Malatesta (padri, figli, nipoti) che miravano attraverso diverse alleanze ad aumentare il proprio potere.

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La città di Federico Fellini

Prendere una bicicletta o incamminarsi a piedi, l’emozione è la stessa. Via per via, luogo per luogo, ecco aprirsi davanti al viandante la città del ricordo, del sogno, dell’invenzione di colui che è stato ed è il Maestro indiscusso del cinema universale. Eccola la Rimini che fu sua ma che ora è del mondo, grazie alle sue pellicole, anche se di esse qui non ne girò mai neppure un metro. Essa è rimasta nella memoria del cinema così come per tanti sono rimasti negli occhi quei punti geografici e immaginifici: il porto, la spiaggia, il Grand Hotel, piazza Cavour, il cinema Fulgor… continua

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